Il nostro fiume è al centro del progetto di rilancio di Energie Meolesi affinchè torni ad essere un corso d’acqua vivo, pulito e fresco, una cornice meravigliosa per le passeggiate in città, un punto di attrazione per la vita tutta del paese. Così Giampiero Piovesan, candidato Sindaco di Meolo, ha introdotto l’incontro “Le vie per rilanciare Meolo” che si è tenuto sabato 13 Aprile: Il fiume Meolo è una delle priorità del nostro progetto perché coinvolge aspetti culturali, ambientali, sociali ed economici. Il fiume deve diventare uno dei simboli della rinascita del paese al centro delle nostra comunità.

Giampiero Piovesan, candidato Sindaco di Meolo, segnala che il fiume va valorizzato e non gestito soltanto dal punto di vista della sicurezza e la disponibilità delle acque territoriali.

Allo studio del fiume ha dedicato molte energie Pietro Guzzo, esperto in opere pubbliche, meolese d’adozione con la passione per i progetti di recupero fluviale. “L’intervento che l’attuale amministrazione vuole realizzare porterà a ridurre l’alveo del fiume, a piantumare un canneto lungo le rive del centro abitato trasformandolo quindi in un fossato: tutte queste sono azioni che danneggiano il fiume, deturpando la storia e l’identità, con rischi concreti per la sicurezza della popolazione”, denuncia Guzzo presentando una serie di fotografie sul corso d’acqua da Breda di Piave, dove nasce da risorgiva, allo scolo della Fossetta.  “Lo abbiamo tombato lungo il centro abitato negli anni ’50: è stato un tradimento imperdonabile”, conclude.

Il fiume Meolo nasce da risorgiva a Breda di Piave in provincia di Treviso. Le sue acque limpide scorrono a valle e ospitano anche la pesca sportiva. Foto: Pietro Guzzo.
I fanghi e il volume delle acque rallentano il flusso lungo il centro storico e rendono il fiume un paesaggio raccappricciante.

La relazione ha avuto un prologo d’eccezione, il professore Oliviero Pillon, storico e illustre cittadino di Meolo, ha ricordato quanto il fiume sia stata la via di comunicazione da e verso Venezia, raggiungendo il porto di Santa Maria del Pero, a Monastier. “Il fiume dev’essere orgoglio dei meolesi perché lungo le sue acque si è sviluppato questo borgo e perché la memoria è l’unica garanzia di un’idea di paese orientata verso il futuro”

All’incontro è stato invitato Maurizio Billotto di Legambiente, che ha ribadito quanto sia importante avere una visione moderna sugli interventi fluviali perché possano tutelare l’ambiente, valorizzare il territorio e generare bellezza: “Un’eventuale presenza di canneti e altre piante depurative in zone urbane non è consigliabile perché ospitano specie animali e insetti che sono incompatibili con la manutenzione permanente delle rive di un fiume come il Meolo”.

Maurizio Billotto, di Legambiente Veneto Orientale: “Gli interventi devono avere una visione più ampia che integri la sostenibilità, la bellezza e l’utilità delle acque di un territorio”.

Su come potrebbe diventare il fiume, Pietro Guzzo ha sviluppato le immagini di una passeggiata lungo il fiume con un programma di intelligenza artificiale per rendere l’idea di quanto un progetto di recupero urbanistico diventi fattore di riqualificazione del territorio. “I comuni confinanti, vedi Silea, Roncade, Monastier di TV e Mestre hanno realizzato opere pubbliche di grande valore, non vedo perché Meolo debba accontentarsi di opere di “Serie B”.

Immagine ricostruita di un’eventuale piantumazione di canneti lungo il centro abitato. “L’intervento previsto dall’attuale amministrazione sarebbe poco opportuno sia dal punto di vista paesaggistico che della sicurezza per gli abitanti e la sostenibilità della manutenzione”, spiega Pietro Guzzo.
A Roncade, il fiume Musestre incornicia la città e attira visitatori. Foto: Pietro Guzzo.
2 commenti a “Rigeneriamo il fiume Meolo: da colatore imbruttito a protagonista della bellezza del paese.”

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